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Una carta Pokémon dimenticata in un cassetto esplode all’asta jackpot inatteso per il proprietario

By Laura Benedetti , on 25 Settembre 2025 à 11:26 - 3 minutes to read
una rara carta pokémon, ritrovata per caso in un cassetto, supera ogni aspettativa: all’asta raggiunge un jackpot incredibile, regalando al proprietario una sorpresa senza precedenti.

Una carta Pokémon rarissima, sepolta per vent’anni in un cassetto, è appena stata battuta all’asta per una cifra da capogiro. Il proprietario, un quarantenne di Torino, l’aveva quasi dimenticata fra vecchie foto scolastiche e biglietti del cinema. Il martello del banditore ha fermato le offerte a 178.000 euro, strappando applausi e qualche sguardo incredulo.

Perché quella carta Pokémon ha incendiato l’asta

Si tratta di una Charizard 1ª Edizione, stampa americana del 1999, valutata PSA 10. Nel mondo del gioco di carte collezionabili Pokémon questa gradazione significa angoli perfetti, colori intatti e zero graffi: la Trottola d’Oro degli anni Novanta! Le case d’asta la definiscono “blue chip su cartoncino” perché resiste alle flessioni del mercato meglio di tante azioni.

Come un cassetto polveroso diventa una miniera

L’attuale proprietario racconta di averla comprata nel 2001 per 15.000 lire, complice un rigattiere che ignorava il tesoro. Poi il trasloco, la laurea, i figli: la carta finisce in un cassetto tra calzini spaiati. A riaccendere la scintilla è stato il figlio dodicenne, fresco fan di Pokémon Scarlatto, che spulciando i vecchi mazzi ha trovato la bustina sigillata.

La febbre da collezione: numeri e aneddoti

Secondo Heritage Auctions, nel 2024 il giro d’affari globale delle carte Pokémon ha superato i 2 miliardi di dollari. Il picco? Arriva ogni volta che un influencer spacchetta in diretta una booster vintage e urla “Shiny!”. Nel 2023, il rapper Logic pagò 226.000 dollari per un’altra Charizard; Drake lo superò con 250.000 dollari pochi mesi dopo.

Le strategie dei collezionisti esperti

Chi compra per investimento punta su tirature limitate, errori di stampa o carte premio dei tornei nipponici. L’autorevole rivista Beckett suggerisce di guardare ai set “E-Series”, sottovalutati ma destinati a crescere. Attenzione, però: senza certificazione autorevole (PSA, CGC o BGS) la quotazione cala fino all’80 %.

La condizione di conservazione è cruciale. Perfino un minuscolo puntino bianco sull’angolo può valere migliaia di euro in meno. Ecco perché i collezionisti utilizzano sleeve acide-free, toploader rigidi e spesso cassette di sicurezza.

Dove e come custodire un tesoro tascabile

Il Museo dei Comics di Milano consiglia ambienti con umidità sotto il 50 % e temperatura costante. Niente mansarde torride né seminterrati umidi: la carta è viva, respira, soffre. Una semplice bustina Mylar da 20 centesimi può salvare decine di migliaia di euro.

L’errore da non commettere mai: la pulizia aggressiva

Alcuni neofiti usano panni in microfibra o, peggio, spray antistatici: sacrilegio! Ogni trattamento non certificato introduce residui chimici invisibili che, con il tempo, ingialliscono il cartoncino. Meglio lasciare quel granello di polvere piuttosto che lucidare un potenziale jackpot.

L’onda lunga sul mercato italiano

Case d’asta come Bolaffi e Finarte segnalano un aumento del 65 % nelle vendite di carte Pokémon tra 2022 e 2024. Persino collezionisti di francobolli stanno dirottando budget sulle creature di Satoshi Tajiri: rendimenti medi più alti e nostalgia assicurata. Gli analisti parlano di “passion asset”, beni che uniscono valore economico ed emotivo, trend destinato a consolidarsi entro il 2026.

Il paradosso educativo: finanza informale in cameretta

Psicologi come Silvia Rizzi evidenziano un lato curioso: scambiare carte insegna a bambini e adolescenti concetti di rarità, negoziazione e rischio. Un laboratorio di educazione finanziaria travestito da passatempo! Genitori e docenti, se guidano il dialogo, trasformano la caccia al Charizard in un esercizio di economia domestica.

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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