Collezionisti in allerta i manga rari che dormono nei cartoni dei mercatini

Ogni domenica, tra scatoloni sparsi e copertoni che odorano di polvere, dormono autentici capolavori del fumetto nipponico! Alcune di queste perle, snobbate dai passanti distratti, valgono oggi cifre a tre zeri. Ecco perché i collezionisti tengono gli occhi spalancati, penna per la valutazione alla mano.
Manga rari che valgono oro nei mercatini dell’usato
Sotto pile di albi comuni spuntano talvolta le prime edizioni italiane di “Dragon Ball” Star Comics, le tirature limitate di “Berserk” Panini Comics o le introvabili sovracoperte di “Neon Genesis Evangelion” Dynit. Copie perfette di questi titoli, soprattutto se dotate di bollino SIAE originario, sfiorano ormai i 2.000 euro l’una. Nel 2025 gli osservatori di aste digitali hanno registrato un picco del 27 % sul prezzo medio rispetto al 2023.
Anche i volumetti tascabili di “Maison Ikkoku” GP Manga prima stampa, ristagnati per anni negli scantinati, hanno raggiunto quotazioni che sorprendono i librai più navigati. La regola d’oro resta invariata: tiratura ridotta più domanda elevata uguale cifra da capogiro!
I criteri che trasformano carta ingiallita in investimento
Gli esperti di grading insistono su quattro fattori: anno di pubblicazione, condizioni, tiratura e hype attuale. Edizioni datate, come la prima stampa italiana di “Akira” Glénat, si salvano a fatica da muffe e pieghe; trovarle senza difetti significa raddoppiare il prezzo. Se le copie circolanti sono meno di 1.000, la rarità schizza e il valore segue a ruota. Infine, quando un anime annuncia reboot, la domanda esplode e gli scaffali online si svuotano in ore.
Il portale di aste Catawiki conferma il fenomeno: subito dopo il trailer della nuova serie di “Rurouni Kenshin” J-POP Manga, la sua limited deluxe del 2004 ha triplicato la quotazione. Non è magia, bensì semplice legge di mercato.
Strategie concrete per scovare tesori cartacei
Arrivare al mercatino prima dell’alba resta la tattica più efficace; gli espositori svuotano furgoni ancora mezzi assonnati e lasciano per ultimi i cartoni di fumetti. Uno sguardo rapido ai dorsi consente di individuare logo editore, numero e prezzo di copertina: dettagli cruciali per riconoscere una prima tiratura.
Un secondo passaggio prevede la verifica del codice a barre: se inesistente o sostituito da marchio Lire, si tratta con buona probabilità d’una stampa pre-euro. In quel caso conviene sigillare l’affare prima che il venditore controlli il cellulare!
Editori e tirature limitate da tenere d’occhio
Negli ultimi vent’anni alcune case italiane hanno prodotto pezzi da anthologia. Kappa Edizioni ha diffuso una tiratura di soli 500 esemplari di “Ichi the Killer” con sovracoperta rossa; esaurita in pochi giorni, oggi supera i 900 euro. Flashbook Edizioni ha stupito con un cofanetto numerato di “Fruits Basket” che, sigillato, vale quasi il doppio del prezzo d’acquisto iniziale.
Goen ha invece puntato sulle variant cover in acetato per “Madoka Magica”; se complete di card promozionale, sfiorano i 300 euro. Anche Edizioni BD, tramite la linea J-POP Manga, ha lanciato la “Ultimate Deluxe” di “Blame!”: cartonato, carta avorio, inserti olografici. Tiratura 1.200 copie, già irreperibile nei negozi fisici.
Non mancano chicche recenti: Planet Manga ha firmato l’omnibus in pelle di “Vagabond” e Star Comics la variant glow in the dark di “Dai la grande avventura”. Se compaiono negli scatoloni di un mercatino, fermarsi a contrattare diventa un dovere morale per chiunque viva di baloon e onomatopee.
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