Collezionisti in delirio una carta Pokémon venduta per oltre 10 000 €

Un colpo di martello d’asta, quattro milioni di dollari, e la comunità mondiale dei collezionisti è esplosa! Da Tokyo a Milano la voce è corsa veloce: la leggendaria Pikachu Illustrator è di nuovo sul trono, certificata PSA 9 e battuta su eBay il 12 settembre. Chi pensava che 10 000 € fossero già follia scopre ora che l’asticella si è alzata di quattro zeri.
Record d’asta: la carta Pokémon che vale più di un attico a Manhattan
La vendita di 4 000 000 $ segna uno spartiacque; supera perfino il precedente primato siglato da Logan Paul nel 2022 con un esemplare PSA 10. Alle origini, nel 1998, soltanto una manciata di vincitori del CoroCoro Comic Illustration Contest ricevette questo cartoncino olografico disegnato da Atsuko Nishida. Oggi ne sopravvivono fra le venti e le trentanove copie, e il nuovo proprietario si è assicurato la più documentata di tutte.
Perché un rettangolo di cartone batte Honus Wagner e Charizard?
Non basta la rarità: c’è la narrazione dietro, il 1990s boom Nintendo, le sfide con Bandai e Cartamundi che stampavano a raffica, mentre questa carta rimaneva inaccessibile. La community la paragona a un dipinto impressionista; smpratte, collezionista storico, l’ha definita più introvabile di un Black Lotus in Alpha. In pratica è il Santo Graal TCG, e il prezzo riflette un mix di nostalgia, status symbol e scarsità assoluta.
Dalla passione infantile all’investimento da oltre 10 000 €: ascesa del collezionismo Pokémon
Molti scoprono che un mazzo dimenticato nel cassetto può pagare un anno di università. Basti pensare che un semplice Playset di Charizard Base Set First Edition gira ormai sui 15 000 € in condizioni Near Mint. Magic Store, Giochi Preziosi e persino Panini cavalcano l’onda proponendo ristampe premium, mentre De Agostini lancia collane settimanali con folder anti-umidità per chi teme l’ingiallimento.
Dietro le quinte: editori e stampatori che alimentano il fenomeno
Cartamundi presidia gli impianti in Belgio, Bandai sperimenta finiture perlate in Giappone e Panini studia una linea crossover con calciatori Pokémon per Expo 2025. Nintendo monitora tutto: ogni ristampa deve mantenere quel profumo di gommalacca che fa scattare l’acquisto compulsivo. Chiudono il cerchio Sbabam e le mini-bustine da edicola, esca perfetta per le nuove generazioni.
Dogana, IVA e timbri: quando un Playset diventa un caso fiscale
La passione mostra i denti al confine di Ponte Tresa: un collezionista svizzero ha tentato di rientrare con 38 carte dal valore di 3 000 € senza dichiarazione. Risultato? Sequestro immediato e multa salata. Dal 2025 l’Agenzia delle Dogane italiana controlla i TCG con lo stesso zelo riservato ai Rolex: chi supera la franchigia deve presentare fattura, certificato PSA o gradazione Beckett.
Strategie vincenti per evitare sequestri e brutte sorprese
Prima regola: dichiarare sempre il valore effettivo, anche se la carta è un ricordo d’infanzia. Seconda regola: conservare il certificato d’autenticità del grading; senza, una Pikachu Illustrator può essere scambiata per un fac-simile da edicola. Terza regola: imballare in modo professionale, usando case acrilici approvati, non sleeve improvvisate da Playset comuni.
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